PeerToYou nelle scuole

PeerToYou nelle scuole

Al Liceo Domenico Berti e all’Istituto tecnico Romolo Zerboni si sono conclusi gli incontri di peer education, e sono stati svolti gli incontri con le classi del biennio e del triennio.
Ma cos’è la peer education?

La peer education è una modalità di apprendimento ormai molto diffusa nelle scuole italiane, sempre più attività basate sull’educazione tra pari.

Noi della redazione di PeerToYou collaboriamo da anni con le scuole di Torino per un progetto di peer education sulla sessualità. Il progetto di PeerToYou ha l’obiettivo di formare ragazzi e ragazze di seconda e terza liceo sul corretto uso dei contraccettivi, sia di barriera che ormonali, così da prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze adolescenziali non volute.

Il corso dura 8 incontri pomeridiani da 2 ore ed è riservato solamente ai ragazzi di terza liceo. Durante gli incontri si affrontano diverse tematiche riguardanti la sessualità con l’utilizzo di giochi, video e discussioni. Gli obiettivi della formazione sono di creare un gruppo unito e che non abbia alcun giudizio sugli altri, così che ognuno possa esprimere i propri pensieri e le proprie idee senza alcun timore, nonostante qualsiasi esperienza personale non venga mai trattata per questioni di privacy, e un altro obiettivo è quello di formare i ragazzi di terza in modo che al termine del percorso siano in grado di fare una lezione a ragazzi di seconda, in questo modo si concretizza la peer education.

Come detto prima durante gli incontri si evitano i racconti diretti di esperienze personali per questioni di privacy, però negli anni abbiamo trovato vari metodi per parlarne senza fare nomi o senza sapere di chi è stata l’esperienza, abbiamo infatti iniziato ad utilizzare la piattaforma online chiamata: Padlet. Tale piattaforma permette di fare delle domande o di scrivere dei commenti in forma anonima, così per tutto l’incontro se qualcuno avesse delle domande o volesse dire qualcosa ha la possibilità di farlo senza vergognarsi.

In tutti gli anni il progetto ha funzionato e ha aiutato molti ragazzi a togliersi dubbi su tematiche che a scuola o in famiglia spesso non vengono trattate, anche solo con la conoscenza dei consultori di Torino.

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